Menu Principale
· Home
· Il mio spazio
· Amministrazione sito
· Esci

Moduli
· Aggiungi notizia
· Novita`
· Tutte le info qui`
· Ricerche
· Statistiche
· Avvisa di questo sito
· Links
· Foto per Simone

Aggiornamenti
29/06/06
Le fotografie di DoReMiBAR nella Gallery

23/03/06
Le fotografie di Radio Deejay nella Gallery

25/02/06
Le fotografie del trofeo Aiutiamosimone di Karate nella Gallery

Articoli precedenti
Lunedì, Ottobre 11
·CUORE NEL MONDO Onlus ...Il sogno continua... (0)
Sabato, Ottobre 09
·Ciao Eccoci di nuovo! (0)
Domenica, Agosto 08
·💙 BUONA ESTATE!🧡 (0)
Martedì, Maggio 04
·BUON COMPLEANNO SIMONE!!💙💙 (0)
Domenica, Aprile 04
·Santa Pasqua 2021 (0)
 Articoli più vecchi

Chi e` collegato
Abbiamo 2 ospiti e 0 iscritti in linea.

Non siete registrati?
Potete farlo con un click qui.



9 Gennaio 2004 - Settegiorni
Inviato da: webmaster di Sabato, 10 Gennaio 2004 - 11:39
Articoli pubblicati Un sorriso. Tanto basta per gonfiare il cuore di gioia di mamma e papà. Tanto basta per mantenere accesa la fiammella della speranza. Sì, perché il sorriso di Simone Antonini, 6 anni, non è per nulla scontato. E’ una grande conquista. La prima dopo sei mesi di buio, di sofferenza, di interventi chirurgici, di dolore. Una lunga battaglia che non è ancora terminata. Anzi è solo all’inizio.

Perché da quale maledetto 28 giugno Simone lotta con tutte le sue forze per tornare a vivere quella vita che gli è stata rubata. Una vita spensierata, come quella dei suoi tantissimi coetanei. Una vita fatta di giochi, di amicizie, anche di capricci. La vita di un bambino di sei anni che aveva appena comprato la cartella perché al rientro dalle vacanze sarebbe andato a scuola. Il primo giorno di scuola. Poi quel tremendo boato. E in pochi minuti la vita di un’intera famiglia si è sbriciolata proprio come il cornicione del bar Ghezzi, crollato inesorabilmente sugli Antonini: mamma Clara, papà Giordano e il piccolo Simone. Alla tragedia di piazza Libertà sono miracolosamente usciti illesi la sorellina di un anno e mezzo, Elisa, e la cuginetta. “Ricordo tutto di quella mattina – racconta Clara Antonini – ricordo soprattutto che eravamo usciti felici di casa per andare al matrimonio di una cugina. Eravamo contenti. In Chiesa i bambini hanno cominciato a lamentarsi così per non disturbare la funzione mio marito, mio papà ed io li abbiamo accompagnati al bar. C’eravamo appena seduti al tavolino. Mio papà era entrato per le ordinazioni. Un attimo e mi sono ritrovata in ambulanza. Pochi minuti hanno distrutto la nostra vita. Oggi rimpiango le corse tra l’ufficio e la casa, i bambini da accompagnare all’asilo e al nido, la spesa, i lavori domestici. Anche le arrabbiature e lo stress. Rimpiango tutto perché la nostra non è più vita”. La voce rotta dall’emozione per una tragedia che ha di colpo distrutto una famiglia. Nell’incidente del 28 giugno Simone ha avuto la peggio: da quel giorno ha subito ben sette interventi chirurgici ed oggi è ancora ricoverato in coma vigile all’ospedale di Garbagnate. “Abbiamo atteso 13 anni prima di avere un figlio – prosegue Clara Antonini – volevamo l’indipendenza economica, sistemarci nel lavoro. Tanti anni di sacrifici per nulla. Non abbiamo più punti di riferimento. A volte mi sveglio e dico: no, è stato tutto un sogno. Rimanda indietro quella cassetta di cinque minuti. Solo cinque minuti. Tanti ne bastavano per scampare al disastro”. Il momento più duro? “Decisamente l’ultimo intervento di Simone – continua Clara Antonini – è stata una batosta. E raro che in casi come il suo si presenti anche l’idrocefalia. Purtroppo è successo. Non riuscivamo a vedere più nessuno spiraglio. La sofferenza ti ammazza. Poi l’8 dicembre è arrivato il primo sorriso. E per noi è stata una grande conquista. E’ come se fosse nato una seconda volta. Ma la gioia è immensamente più grande”.
Patrizia Ansalone
 

 
9 Gennaio 2004 - Settegiorni | Log-in/Creare un account | 0 Commenti
I soli responsabili dei commenti sono i rispettivi autori.

Powered by the AutoTheme HTML Theme System