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La storia: Samuel, il coma, la seconda vita...
Inviato da: eliana di Domenica, 28 Ottobre 2012 - 12:00
Messaggi per Simone Il papa` segue il figlio da 16 anni: "vivo per lui", si e` licenziato e ha fondato un'associazione.

La vita di Stefano e` ormai condotta in simbiosi con il figlio Samuel ormai adulto , da sedici anni, disabile. Vivono in provincia di Bergamo e dormono persino insieme, "perche` cosi` la mattina Samuel ha i muscoli piu` sciolti e pronti alla fisioterapia".

Dalle scuole alle tivu` in questi anni sono andati sempre in coppia a raccontare quello che successe a Samuel il 16 febbraio 1996.
"Doveva rientrare al lavoro dopo pranzo e, mentre guidava la moto, ebbe un malore per una congestione; cadde: lo salvo` il casco". Aveva 22 anni. Trauma cranico, oltre un mese fra vita e morte, sei mesi in stato vegetativo da cui il padre lo strappa con la musica, le voci degli amici, la preghiera, il rumore dei motori delle Ducati. Il risveglio avviene in modo graduale, dal primo dito alzato a qualche parola articolata male. Seguono anni di riabilitazione che portano Samuel, semiparalizzato, dal letto alla sedia a rotelle. Infine si rimette in piedi.
Nel frattempo lavita di Stefano, il padre, e` completamente cambiata: si licenzia dal posto di lavoro, si dimette dall'incarico di sindacalista e si dedica completamente al figlio. La moglie lavora, lui si butta nella riabilitazione, lunghi viaggi in auto piu` volte a settimana. "Ferrara, Cremona, Venezia, infine Torino dove abbiamo fatto i progressi piu` importanti." Samuel torna a camminare, parlare, persino a scrivere. Il recupero pero` non e` completo. "A quel punto con un figlio ventenne apparentemente ristabilito, ma con ancora tanti problemi fisici e scatti di violenza improvvisa, anche verso sua madre, ti rendi conto di essere rimasto solo", la disabilita` si riverbera su tutti i membri della famiglia. "Questa non e` la mia storia, succede a tutte le famiglie di disabili, lasciati soli dallo Stato ma anche dagli amici, dalle fidanzate, da padri o fratelli che non reggono la situazione e fuggono". La scelta di Stefano e` stata di aprirsi. Fonda l'associazione Amici di Samuel - oggi e` vicepresidente della Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico - scrive libri e gira cortometraggi, lavora con i ragazzi delle scuole bergamasche. La sfida e` quella della normalita`.
"Vogliamo far sentire questi ragazzi dei veri eroi, almeno per un giorno: li portiamo in elicottero,in barca a vela, a cavallo". Samuel compare ovunque: il padre lo porta al Parlamento Europeo, due volte alla Stramilano, al papa` "coraggio" arrivano riconoscimenti. al suo paese natale gli consegnano il "Cuore d'Oro; egli pero` e` molto molto preoccupato per il futuro, per il rischio che corrono i limiti delle invalidita` gravi, per l'idea di tassare il risarcimento danni alle famiglie, per il rischio di azzeramento che corre il Fondo per le non autosufficienze....
Speriamo di no.... Samuel e tanti come lui non lo meritano...
 

 
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